Riflettere d'impulso
Sono da sempre portato a riflettere e questo è di per sé una cosa buona. Riflettere consente di approfondire le cose, porta a non credere mai di avere sempre ragione o di essere il portatore della "verità" in un mondo di stolti. Il problema è che le mie riflessioni non sono quasi mai il risultato di un atteggiamento, appunto, riflessivo, quanto piuttosto il parto di una mente mai quieta, portata in maniera quasi ossessiva a voler entrare nel profondo della cosa in sé, per raggiungere il senso del senso, il motivo del motivo. Questo atteggiamento è un impulso: il volere improvvisamente e in maniera irrefrenabile, affrontare un argomento e sviscerarlo finché non ne ho assunto tutti gli aspetti più controversi e contraddittori e, solo a quel punto, tirarne fuori il mio personale punto di vista.
Probabilmente si tratta di seghe mentali però quant'è brutto messa così.
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